Il Borgo di una volta

La vittima è un uomo di origine bulgare assunto da una ditta che si occupava della manutenzione dell'impianto fotovoltaico di Borgo Sabotino

E'un operaio di origini bulgare la vittima dell'ennesimo incidente sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio, 11 maggio, a Latina, all'interno di un impianto fotovoltaico di Borgo Sabotino. L'uomo, rimasto folgorato, aveva 35 anni ed era residente a Sermoneta, regolarmente assunto da una ditta pugliese che si occupava di interventi di manutenzione nell'impianto di Latina, che si trova in via Astura ed è di proprietà di una società di Bolzano. A dare l'allarme sono stati i suoi colleghi che hanno ritrovato il corpo quasi completamente carbonizzato. Inutile ogni tentativo di soccorso e rianimazione.

Sul caso ora è stata aperta un'indagine coordinata dalla procura e condotta dai carabinieri della compagnia di Latina. Sul posto anche l'ispettorato territoriale del lavoro, la Asl, i mezzi di soccorso del 118 e le squadre di vigili del fuoco che hanno recuperato il corrpo in sicurezza mettendolo a disposizione delle autorità competenti. Intanto ieri è arrivato l'intervento dell'assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino, che ha annunciato per la giornata di oggi un Tavolo sulla sicurezza: "Voglio esprimere le mie condoglianze alla famiglia dell'operaio morto in un incidente sul lavoro in provincia di Latina, alle prese con la manutenzione di un impianto fotovoltaico. Come Regione ribadiamo ancora una volta l'importanza di agire subito senza esitazioni per affrontare quella che è una vera e propria emergenza non solo del Lazio ma del nostro Paese". "Dopo la riunione della Task Force tenuta ieri in Regione, alla quale hanno partecipato gli enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro per intensificare sul territorio regionale le attività ispettive - aggiunge l'assessore - abbiamo convocato in via straordinaria un Tavolo su salute e sicurezza regionale presso la Prefettura di Latina, coinvolgendo parti datoriali, sindacali e ispettive. Inoltre - conclude - abbiamo scritto ad Anci, Upi, e Unioncamere Lazio per sottoscrivere un Protocollo di azione per agire subito con una risposta di sistema. Vogliamo arginare questo fenomeno lavorando a tutti i livelli, anche nel controllo dei subappalti, per fare questo è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutte e tutti". LatinaToday - 12.05.2022